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fratellibaldazzi.com

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La regione della Champagne dista circa 150 Km da Parigi e vanta 35.000 ettari di vigneti suddivisi in circa 280.000 parcelle compresi in 319 cru (comuni) suddivisi in cinque dipartimenti:

  • la Marna (66%),

  • l’Aube (23%),

  • l’Aisne (10%)

  • la Haute-Marne y la Seine-et-Marne.

Il vero segreto dell'eccellenza dello champagne si riscontra proprio nel sottosuolo denominato in francese "craie", una pietra calcareo-gessosa di origine sedimentaria.

 

Le zone di produzione dello champagne sono essenzialmente 4:

  • la Montagne de Reims, zona vocata alla produzione di Pinot noir

  • la Vallee della Marne, zona vocata alla produzione di Pinot meunier

  • la Côte des Blancs, zono vocata alla produzione dello Chardonnay

  • e la Côte des Bar.

Esso comprende poco meno di 280.000 particelle della consistenza media 12 are. Sono 17 i villaggi che godono storicamente della denominazione “grand cru” e 44 quelli classificati come “premier cru”.

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In Champagne coesistono circa 4700 produttori suddivisi in categorie: 

  • le grandi maison, circa 300, denominate "negociant", i grandi brand dello champagne conosciuti in tutto il mondo;
  • le cooperative, circa 140,  che rappresentano la categoria più ampia;
  • i VIGNERON - Proprietari di quasi la totalità dei vigneti della Champagne (90%), sono quasi 16.000 e lavorano da generazioni vini dalle molteplici sfaccettature. Lavorano utilizzando pratiche tradizionali, rispettose della qualità e dell’ambiente.
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  • Le principali regole di produzione dello champagne sono:
    • Il pinot nero , il meunier   e lo chardonnay  sono oggi di gran lunga i vitigni più diffusi. L’arbane, il petit meslier, il pinot blanc e il pinot gris (tutti a bacca bianca), sebbene anch’essi autorizzati, rappresentano meno dello 0,3 % del totale.
    • potatura corta (sistema Royat, Chablis, Guyot);
    • resa massima di uva per ettaro;
    • resa massima alla pressatura di 102 litri per 160 chili di uva;
    • gradazione minima fissata ogni anno;
    • preparazione dei vini in locali separati, in cui possono essere stoccati solo vini di Champagne;
    • impiego di procedimenti naturali conosciuti con il nome di "méthode champenoise";
    • conservazione in bottiglia per minimo 15 mesi prima della commercializzazione.
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LE UVE

 


l pinot nero costituisce il 38% dei vigneti.
Perfetto sui terreni calcarei e freschi, è il vitigno dominante della Montagne de Reims e della Côte des Bar. I vini che se ne producono si distinguono per gli aromi di frutta e la personalità decisa. È il vitigno che infonde all’assemblaggio corpo e potenza.

 


Il meunier rappresenta il 32% delle superfici vitate.
Questo vitigno vigoroso si adatta meglio ai terreni in prevalenza argillosi, come quello della Vallée de la Marne, e a condizioni climatiche più difficili per la vite. 

 

Dà vini morbidi e fruttati, che evolvono un po’ più rapidamente nel tempo e conferiscono rotondità all’assemblaggio.

Lo chardonnay occupa il 30% dei vigneti.

 

È il vitigno prediletto nella Côte des blancs. I vini prodotti da uve chardonnay si caratterizzano per gli aromi delicati, arricchiti da note floreali e agrumate, talvolta minerali. Data la lenta evoluzione, è il vitigno ideale per l’invecchiamento.

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